Dal Medioevo alla globalizzazione: breve (anzi brevissima) storia delle origini del capitalismo

Cambiavalute nel Medioevo

Il capitalismo non รจ nato di colpo nellโ€™etร  moderna, ma รจ il risultato di un lungo percorso che affonda le radici nel Medioevo e addirittura piรน indietro. Giร  nellโ€™antichitร  esistevano forme embrionali di finanza: i Fenici commerciavano su larga scala, i Greci inventarono contratti di prestito marittimo e i Romani svilupparono banche rudimentali e strumenti di credito. Con la caduta dellโ€™Impero romano perรฒ lโ€™Europa tornรฒ a unโ€™economia prevalentemente agricola, e solo dal XII secolo, con la rinascita delle cittร  e delle rotte commerciali, le pratiche finanziarie tornarono protagoniste. In questo scenario si collocano i Templari, monaci guerrieri nati per proteggere i pellegrini in Terra Santa che si trasformarono rapidamente in una potenza economica internazionale. Grazie al loro sistema di depositi e lettere di credito, un viaggiatore poteva lasciare denaro a Parigi e ritirarlo a Gerusalemme senza rischiare rapine lungo la strada. Amministravano patrimoni di re e nobili, anticipavano somme, crearono strumenti di pagamento che anticipavano gli assegni moderni. Erano diventati talmente potenti che Filippo IV di Francia, indebitato con loro, li fece arrestare nel 1307 e ne decretรฒ la fine. Ma lโ€™esperienza templare aveva giร  lasciato unโ€™impronta indelebile nella storia.

Banchieri astigiani

Dopo la loro caduta, il ruolo di grandi banchieri passรฒ alle famiglie mercantili italiane, note in tutta Europa come Lombardi, anche se provenivano da diverse cittร  del Nord e Centro Italia (Asti, Milano, Piacenza). Aprirono filiali da Londra a Bruges e diedero origine a un vero sistema internazionale del credito. Il termine โ€œLombardโ€ divenne sinonimo di prestito, mentreย Firenze con i Medici, Venezia e Genova con le loro flotte mercantili e reti commerciali, divennero capitali della finanza medievale. รˆ in questo contesto che si radica una testimonianza ancora visibile a Londra: Lombard Street, la via della City che prende il nome proprio dai banchieri italiani che vi operarono per secoli. Lo stesso re Carlo III, in un suo discorso recente, ha ricordato come quella strada sia la prova tangibile dellโ€™impronta che i “Lombardi” lasciarono sulla storia finanziaria inglese.

Cambiavalute nel Rinascimento in Nord Europa

Nei secoli successivi il baricentro economico si spostรฒ verso le Fiandre, lโ€™Olanda e lโ€™Inghilterra. Bruges e Anversa divennero luoghi di incontro per mercanti e banchieri, Amsterdam nel 1602 vide nascere la Compagnia Olandese delle Indie Orientali, la prima societร  per azioni della storia, e poco dopo la sua Borsa, che rappresenta la madre dei mercati finanziari moderni. A Londra, nel 1698, si istituรฌ la Stock Exchange, destinata a diventare il cuore della finanza globale.

Lombard Street nella City di Londra

Il capitalismo dunque non fu unโ€™invenzione improvvisa, ma lโ€™esito di una catena di innovazioni: dai sistemi di credito templari alle banche dei “Lombardi”, dalla contabilitร  dei Medici alle piazze finanziarie dei Paesi Bassi, fino alle grandi borse di Amsterdam e Londra. Un filo rosso che parte dal Medioevo e giunge fino al mondo moderno, lasciando dietro di sรฉ nomi, simboli e persino strade che ancora oggi ci raccontano come lโ€™Europa sia passata da unโ€™economia agricola e feudale a un sistema globale fondato su commercio, capitale e finanza.

Giovanni Balducci

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