Curare questo libro ha rappresentato per me non solo un lavoro editoriale, ma un vero e proprio atto di restituzione. La restituzione al lettore italiano di un testo cruciale che, pur nella sua brevitΓ , condensa una visione vigorosa e sistematica della scienza sociale, assumendone valore fondante.
La sociologia e il suo dominio scientifico non Γ¨ un semplice saggio accademico; Γ¨ un manifesto di metodo, un appello alla chiarezza epistemologica, e β cosa oggi quanto mai urgente β una chiamata alla responsabilitΓ dello studioso nei confronti del mondo sociale. In unβepoca in cui i confini tra saperi si fanno porosi e le scienze sociali rischiano di confondersi in un indistinto pluralismo descrittivo, Durkheim ci invita, con la consueta luciditΓ , a definire con rigore ciΓ² che Γ¨ proprio della sociologia: il suo oggetto, il suo metodo, il suo statuto.
Sono onorato che questo progetto abbia potuto contare sul contributo del compianto Professore Franco Ferrarotti. La sua scomparsa rappresenta una grave perdita non solo per la sociologia italiana, ma per il pensiero critico europeo tout court. La sua premessa al testo Γ¨ molto piΓΉ di unβintroduzione autorevole: Γ¨ un gesto di passaggio del testimone, un invito a mantenere vivo un dialogo che non si Γ¨ mai interrotto tra le generazioni di sociologi che in questa scienza hanno visto non un dogma da accettare, ma una missione da raccogliere.
La scelta di pubblicare questo scritto in una nuova edizione β tradotto e curato con lβattenzione che il testo esige β nasce anche dalla convinzione che l’opera di Durkheim non appartenga al passato della sociologia, ma al suo futuro. Le sue domande β che cos’Γ¨ il sociale? Che tipo di conoscenza lo riguarda? Quale ruolo puΓ² e deve giocare la sociologia nella comprensione e trasformazione del mondo? E, soprattutto, cosa fa della sociologia una scienza? β restano, oggi come allora, al centro della nostra riflessione.
Studiare Durkheim significa anche confrontarsi con lβidea che il sapere sociologico non possa prescindere da una tensione etica. Non si tratta soltanto di spiegare il sociale, ma di comprenderne le strutture profonde, i vincoli simbolici, le ragioni implicite. In un tempo in cui lβindividuo sembra onnipresente eppure smarrito, ripartire dal sociale β come categoria epistemologica, ma anche come valore β Γ¨ forse il gesto piΓΉ politico che la sociologia possa compiere.
Ringrazio Mimesis per aver creduto in questo progetto. Lβauspicio Γ¨ che questa edizione possa contribuire a una rilettura di Durkheim non come autore del passato, ma come interlocutore vivo. E che possa servire, soprattutto ai piΓΉ giovani, come strumento per orientarsi nel territorio accidentato, ma entusiasmante, della sociologia.
Giovanni Balducci
*Β Γ. Durkheim, La sociologia e il suo dominio scientifico, a cura di G. Balducci, presentazione di F. Ferrarotti, Mimesis, Milano 2025.Β Β